Prati e pascoli secchi
I prati secchi del monte Generoso sono caratterizzati dalla loro grande biodiversità. Il WWF si impegna concretamente affianco alla popolazione, per preservare conservare questi tesori tipici della regione e a garantire la preservazione della flora, della fauna e dei territori stessi a lungo termine.
Negli ultimi anni, in Val Mara, il WWF ha riaperto prati secchi di importanza nazionale per una superficie pari a 12 ha, con la collaborazione del Cantone. Questo ha permesso di rivalorizzare i comuni di Arogno e di Rovio e di sottolineare la bellezza dei loro prati secchi. Da allora, vi hanno avuto luogo escursioni, serate ludiche ed esposizioni, è stato creato un gioco “memory” sulle specie autoctone e gli allievi delle scuole dell’infanzia e primarie hanno sviluppato un giardino per la biodiversità. Gli abitanti di Arogno e Rovio hanno ribattezzato la loro regione “la valle sempre in fiore”, dimostrando quanto tengano ai prati secchi e al loro valore.
Quattro volte il numero di specie rispetto a un prato normale
Sul Monte Generoso, gli agricoltori locali hanno cominciato a lavorare i prati secchi grazie a un progetto di messa in rete. Falciati una volta all’anno, questi prati sono anche utilizzati come pascolo per brevi periodi. Sono quindi caratterizzati da una grande biodiversità: il suolo povero di nutrimenti offre un habitat naturale per numerose piante che sopravvivono solamente in ambienti di questo tipo. Da queste piante, poi, dipendono numerosissime specie indigene di farfalle, cavallette, api selvatiche e uccelli. Se un prato lavorato in maniera intensiva non conta più di venti specie, un prato secco ne ha quattro volte di più!
Sfortunatamente questi rifugi naturali scompaiono sempre più. In Svizzera abbiamo perso il 90% dei prati secchi. Per colpa dei fertilizzanti, la maggior parte sono divenuti prati “grassi” più produttivi, ma più poveri da un punto di vista ecologico. Sovente vengono risparmiati solo i prati particolarmente ripidi e difficilmente accessibili. Nel momento in cui non vengono più sfruttati però, sono inglobati nel sottobosco e con il tempo si trasformeranno in foresta, comportando così una perdita delle specie rare tipiche di quei luoghi.
Imparare dalle proprie esperienze
L’esempio della Val Mara dimostra che la tendenza può essere invertita. Gli abitanti approfittano nuovamente di paesaggi che offrono i prati secchi e beneficiano del turismo. C’è però ancora molto da fare. I potenziali prati secchi, infatti, non sono solamente sul Monte Generoso, bensì anche nel resto del Ticino.