Ritrovato l'habitat del Galdiolo piemontese
15. novembre 2017
Si tratta della prima collaborazione tra WWF e un'associazione di cacciatori. La Società Cacciatori del Mendrisiotto ha voluto allargare gli orizzonti dei propri progetti per preservare gli spazi vitali di numerose specie cacciabili e ha quindi deciso di coinvolgere altre aziende agricole della zona, Oikos 2000 (Consulenza e ingegneria ambientale) e la Sezione dello sviluppo territoriale del Dipartimento del Territorio.
Ne è nato uno studio e in seguito un progetto di valorizzazione degli habitat con obiettivi chiari: salvaguardare le popolazioni di specie minacciate, tra le quali il Gladiolo piemontese (Gladiolus imbricatus) (un fiore fortemente minacciato, che è presente allo stato selvatico in Svizzera solo in alcune zone ristrette del Sottoceneri, tra la quelai il Poncione d'Arzo), recuperare habitat di specie cacciabili (anche nell'ottica di aumentare la visibilità nella caccia al cinghiale), valorizzare gli ecotoni e riconvertire le superfici originariamente semi-aperte e favorire specie arbustive ed arboree eliofile di particolare interesse.
Gli interventi sono stati eseguiti in tre aree prioritarie: Scargnora, Bagno e Pre Sacco. Il bosco è stato reso più luminoso grazie al recupero di radure in superfici invase dagli alberi. Tra gli interventi realizzati troviamo anche l'eliminazione di rovi e il contenimento di felci e altre specie invasive e la creazione di fasce di transizioni tra le diverse aree. Grazie a queste misure molte specie animali e vegetali trarranno beneficio e potranno riscoprire il proprio habitat ideale.
Il Sottoceneri è una delle aree più ricche di specie animali e vegetali e di habitat non solo della Svizzera ma addirittura a livello europeo. Questo progetto ha contribuito a preservare e proteggere la richezza ecologica di questa zona ed è stato accolto da un ampio consenso. Tutto lascia quindi sperare che sia solo un primo passo per ulteriori collaborazioni di valorizzazione di habitat in tutto il Cantone.