Rapporto OCSE, il WWF Svizzera prende posizione

30. novembre 2017

Ion Karagounis, Program Director del WWF Svizzera interviene in merito al rapporto dell’OCSE sull’ambiente

WWF Svizzera - Secondo il rapporto dell’OCSE sull'ambiente, «la biodiversità in Svizzera è in pessimo stato». Lo stato della natura e delle basi vitali nel nostro Paese non potrebbe essere descritto meglio di così. Il presunto «modello svizzero» sta perdendo sempre più specie indigene. “Agricoltura intensiva, sbarramenti lungo i corsi d'acqua e una pianificazione del territorio insufficiente non sono privi di conseguenze. Chiediamo alla politica di introdurre subito misure efficaci e di predisporre i mezzi finanziari necessari per la loro attuazione”.
 
Karagounis aggiunge: «Il rapporto dell’OCSE conferma che l'agricoltura svizzera è la causa di rilevanti problemi ambientali; l’impiego di pesticidi superiore alla media e l’azoto in eccesso dovuto ai mangimi importati sono soltanto quelli più evidenti. I primi interventi necessari devono riguardare l’introduzione di criteri più severi per l’autorizzazione dei pesticidi e un orientamento più ecologico dei pagamenti diretti in agricoltura. La domanda che pongo è: quando il Consiglio federale e il Parlamento si decideranno finalmente ad agire?»
 
«I fiumi svizzeri sono pieni di sbarramenti e sottoposti a un eccessivo sfruttamento, il che comporta gravi conseguenze per la biodiversità locale, in costante diminuzione nei nostri corsi d'acqua. Il rapporto dell’OCSE evidenzia giustamente gli abusi in atto. Critica per esempio i ritardi nell’attuazione delle norme vigenti in materia di quantità di deflussi residuali».
 
«L’OCSE si è espresso senza mezzi termini: la superficie e la qualità delle zone protette sono insufficienti. Inoltre, gli habitat posti sotto tutela sono scarsamente collegati tra loro. Il Parlamento svizzero intende peggiorare ulteriormente la situazione appoggiando l’iniziativa parlamentare Eder, che autorizza altri interventi edilizi nelle aree oggetto di salvaguardia ambientale. È vergognoso».
 
E conclude: «Il rapporto dell’OCSE mostra quanto l’economia Svizzera sia scarsamente equipaggiata per il futuro. L’impronta ecologica svizzera è di 3,3 pianeti, per questo è assolutamente necessario compiere passi coraggiosi in direzione di un’economia verde. In tutto ciò, il settore finanziario ha un ruolo fondamentale. Purtroppo la «finanza sostenibile», ovvero una scienza delle finanze che considera criteri ecologici e sociali, rappresenta ancora un fenomeno di nicchia. Tuttavia, con un miglioramento delle condizioni generali, questo settore in forte crescita potrebbe affermarsi, offrendo un vantaggio competitivo decisivo alla piazza finanziaria svizzera che attualmente mostra segni di debolezza. Chiediamo al settore finanziario e alla politica di rimuovere gli ostacoli e di stabilire standard e incentivi». 

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