Nuovo Piano di gestione dei rifiuti (PGR) 2018-22

31. gennaio 2018

Le osservazioni del WWF Svizzera italiana

Il comitato del WWF Svizzera italiana ha preso visione del nuovo Piano di gestione dei rifiuti e tiene innanzi tutto a ringraziare il Dipartimento del territorio per gli sforzi profusi nella gestione sostenibile dei rifiuti.
Nell’ottica di migliorare ulteriormente il documento, formuliamo alcune osservazioni con l’auspicio che siano attentamente considerate e approfondite dal vostro ufficio. 

Rifiuti urbani

Produzione e smaltimento
Ringraziamo il Dipartimento del territorio per aver proposto e difeso davanti all’opinione pubblica la tassa cantonale sul sacco. Proprio grazie all’accettazione popolare di questa misura ci attendiamo, contrariamente a quanto indicato nel nuovo PGR, una riduzione dei quantitativi di rifiuti urbani prodotti, malgrado la verosimile crescita della popolazione.
Il WWF si attende quindi una riduzione importante dei quantitativi di rifiuti urbani prodotti e chiede l’introduzione di ulteriori misure se ciò non dovesse verificarsi.

Eventi e feste popolari
Il WWF rimane altamente insoddisfatto della gestione dei rifiuti e l’uso di materiale usa e getta praticato da quasi la totalità degli eventi, anche di grandi dimensioni, in Ticino. Non solo tali eventi sono ancora un grande generatore di rifiuti, ma sovente non c’è alcuna attenzione al fenomeno del littering, diseducando intere generazioni di giovani.
Il WWF ritiene la situazione non più tollerabile e chiede un deciso intervento da parte dell’autorità cantonale, con direttive e regolamenti che vietino l’uso di bicchieri usa e getta, posate e piatti di plastica e sanzioni contro il littering (ad esempio agli organizzatori degli eventi).

Littering
Da alcuni anni a livello nazionale viene organizzato un evento contro il littering su 2 giorni (prima metà di settembre). Constatiamo con piacere che alcune scuole hanno aderito all’evento del 2017. Tuttavia si tratta ancora di rare eccezioni.
Il WWF auspica pertanto uno sforzo maggiore per coinvolgere tutte le scolaresche del Cantone durante i due giorni dell’azione Clean up day e una maggiore sensibilizzazione sul problema dell’accumulo delle plastiche nei mari e la presenza di microplastiche nei pesci.

Impianto di smaltimento cantonale
Il WWF ritiene che l’acquisto da parte dell’ACR di carta e plastica riciclata per alimentare l’inceneritore sia un gesto irrispettoso nei confronti dei cittadini che si impegnano a riciclare i rifiuti. Documentari di denuncia come quello trasmesso da Patti chiari demotivano la popolazione che - giustamente - si sente presa in giro. Se l’impianto di Giubiasco ha bisogno di combustibile per incenerire i rifiuti può far capo ad altre risorse, al limite anche cippato da legname raccolto nei laghi o nei corsi d’acqua, rifiuti combustibili industriale o gas.
Il WWF chiede pertanto il divieto da parte dell’inceneritore dell’utilizzo di materiali riciclati provenienti dalle economie domestiche e dai centri comunali di raccolta separata dei rifiuti.

Rifiuti edili

Il WWF è soddisfatto della politica di gestione degli scarti edili promossa da qualche anno dal Dipartimento del territorio e si complimenta per gli obiettivi raggiunti (aumento della quota parte di riciclo, aumento dell’esportazione di materiali terrosi puliti, pianificazione centri regionali multifunzionali, aumento dell’utilizzo di materiali inerti provenienti dal riciclo).
Il WWF sostiene la realizzazione dei 4 centri regionali per lo stoccaggio, lavorazione e riciclaggio degli inerti.
A livello di prevenzione della produzione di scarti edili sussistono spazi di miglioramento a livello pianificatorio, ad esempio vietando le costruzioni su pendii molto ripidi che comportano lo sbancamento di importanti quantitativi di materiali terrosi e roccia, la promozione del risanamento degli edifici invece della loro demolizione, la riduzione del numero di posteggi nelle nuove costruzioni e la rimozione dell’obbligo di costruire posteggi
per chi non li vuole (i posteggi sono sempre più sovente interrati e aumentano il volume degli scavi).

Restituzione materiali ai corsi d’acqua
La restituzione dei materiali alluvionali puliti provenienti da bacini, camere e altre opere di ritenzione del materiale alluvionale sui corsi d’acqua è una misura chiesta e sostenuta dal WWF. Tuttavia chiediamo maggiore attenzione nella scelta dei punti di restituzione (qualità ecologica del greto, presenza di specie della lista rossa, deficit del trasporto solido).
Il WWF chiede l’identificazione dei punti di restituzione degli inerti ai corsi d’acqua sulla base di una valutazione dei valori ecologici presenti e l’esclusione dell’immissione nelle tratte più pregiate.

Limo derivante dalla lavorazione della pietra
I problemi non sono di facile soluzione e constatiamo che le polveri provenienti dalla lavorazione e che si depositano nelle cave creano ancora problemi di intorbidimento delle acque in alcuni corsi d’acqua. Lo constatiamo ad esempio lungo il Balma (Lodrino), oggetto di una recente rinaturazione promossa dal WWF.
Il WWF chiede pertanto ulteriori sforzi per ridurre le polveri alla fonte e captare e trattare le acque piovane provenienti dalle cave.

Rifiuti biogeni

Food waste
Il tema, malgrado sia da molto tempo di grande attualità, non trova risposte convincenti da parte dell’autorità. Anche questo nuovo progetto di PGR non fornisce le risposte attese.
Il WWF saluta positivamente la recente iniziativa promossa dalla città di Bellinzona per una raccolta porta a porta del riciclato. Questo servizio potrebbe finalmente spalancare le porte a una raccolta dell’umido, da valorizzare tramite impianti digestori.
Inoltre troppo cibo ancora commestibile finisce nel sacco della spazzatura. Auspichiamo quindi maggiori sforzi per la sensibilizzazione della popolazione e degli alunni su questo tema, consigli su come gestire meglio la spesa e ricette per valorizzare i resti alimentari.

Impianti sovraregionali di compostaggio

Ribadiamo la nostra opposizione all’ubicazione proposta per il centro sovraregionale del Locarnese per i motivi già più volte espressi:
. ubicazione conflittuale con il Parco del Piano di Magadino, il Paesaggio palustre d’importanza nazionale e alcuni biotopi umidi;
. ubicazione periferica con creazione di un elevato volume di traffico, anche nella galleria Mappo-Morettina. Lo stesso dipartimento indica un percorso medio di 159 km per ogni
tonnellata di verde trattato, una media largamente superiore a quella degli altri distretti (addirittura 5 volte più elevata rispetto al Mendrisiotto);
. esistenza di soluzioni alternative, separate per i materiali provenienti dalle valli e dal circolo delle isole in modo da non sovraccaricare la Mappo-Morettina. Possibilità di creare sinergie con l’Ida di Gordola, terreni industriali o ex Tommasetti.
Il WWF chiede inoltre che tutti gli scarti alimentari e vegetali presenti nel territorio siano valorizzati anche dal profilo energetico, inserendosi nella politica scelta dal popolo svizzero.

Altri rifiuti


Pneumatici usati

Sussistono troppi abusi nello smaltimento. Regolarmente segnaliamo alle autorità comunali depositi abusivi di copertoni. Le autorità spesso intervengono ma si dicono impotenti.
Il WWF chiede misure dissuasive, come maggiori controlli, verifiche sui quantitativi di copertoni regolarmente consegnate dai garage, altri sistemi per identificare chi compie abusi o la provenienza dei copertoni. In sostanza una campagna tolleranza zero verso questo genere di abusi.

Sanzioni

Inoltre chiediamo in generale sanzioni più elevate per chi compie abusi e danneggia l’ambiente. 


Qui potete scaricare il documento originale.

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