Nuovo atlante dei mammiferi della Svizzera e del Liechtenstein
06. luglio 2016
I mammiferi interagiscono con gli umani da molti millenni, che si tratti di selvaggina, di animali concorrenti o di animali domestici. Malgrado ciò la popolazione conosce solo una minima parte delle 90 specie di mammiferi selvatici presenti in Svizzera.
Perché un nuovo Atlante?
Perché un nuovo Atlante dei mammiferi ? L’ultimo Atlante dei mammiferi risale ormai al 1995 e nel frattempo la distribuzione di molte specie é cambiata. Le tecnologie genetiche d’identificazione delle specie si sono fortemente evolute e ciò ha permesso, oltre all’identificazione di nuove specie, anche la differenziazione sicura di specie difficili da determinare coi metodi convenzionali. Un gruppo di esperti provenienti da tutta la Svizzera e del Liechtenstein ha così iniziato la redazione di un nuovo Atlante.
In parallelo, si propone di realizzare una serie di obiettivi che vanno oltre la redazione dell’Atlante. Il progetto Atlas mira a definire nuovi standard nella conoscenza della biologia dei mammiferi, vuole rappresentare una base per la protezione della natura, vuole favorire la formazione di specialisti e stimolare la ricerca su questo gruppo di animali. Il progetto del nuovo Atlante, allo scopo di sensibilizzare sulla tematica, vuole anche invitare il grande pubblico a partecipare all'acquisizione dei dati.
Delle nuove conoscenze grazie alla genetica e alla telemetria
Estensione dell’areale di distribuzione del cervo (Cervus elaphus)
L’areale di distribuzione del cervo si é fortemente ampliato nel corso degli ultimi 20 anni con la ricolonizzazione di settori storicamente già occupati. I recenti monitoraggi realizzati grazie alla telemetria indicano come la specie si sia adattata ad occupare in modo permanente anche ambienti soggetti ad una forte pressione antropica, come ad esempio l’altipiano svizzero e le regioni urbanizzate del Sud del Ticino.
Scoperta di nuove specie di pipistrelli
Solo negli ultimi 15 anni sono stati confermate tre nuove specie di pipistrelli. Si tratta dell’orecchione alpino (Plecotus macrobullaris), del Vespertilio di Alcatoe (Myotis alcathoe) e del pipistrello pigmeo (Pipistrellus pygmaeus). Queste 3 specie sono state identificate per la prima volta grazie a delle analisi genetiche. La differenziazione di specie simili tra di loro unicamente grazie a dei criteri morfologici risulta essere di fatto quasi impossibile. Le conoscenze sulla loro biologia e la distribuzione sul territorio rimangono per contro ancora insufficienti.
Scienza partecipativa – Tutti partecipano!
Col sotto-progetto "Scienza partecipativa " vorremmo integrare l'acquisizione dei dati raccolti dai privati. Questo permette al tempo stesso di migliorare le conoscenze degli esperti e sensibilizzare l'opinione pubblica sui mammiferi e sulla conservazione della biodiversità.
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