Montagne sicure: campagna estate 2023
26. giugno 2023
Comunicato stampa del Dipartimento delle istituzioni, 23 giugno 2023
L’interesse per la montagna in senso lato è cresciuto in maniera esponenziale, spinto nel recente passato dalla pandemia che aveva imposto a tutti spostamenti limitati in spazi non troppo frequentati. Un’abitudine che perdura tra la gente per quanto riguarda le escursioni e le attività sportive che si possono svolgere in montagna, alla ricerca di quel senso di libertà che è ora presente nel nuovo slogan: “Liberi e sicuri”, ovvero l’abbinamento di due concetti semplici che ben sintetizzano l’ambito d’azione e la finalità del progetto “Montagne sicure”.
La campagna è rivolta alle persone che frequentano la montagna soltanto occasionalmente e senza specifiche competenze tecniche, in primis le famiglie con figli. Un ampio pubblico di riferimento che nelle ultime estati fortunatamente non è stato toccato da gravi incidenti, ad eccezione della tragedia avvenuta nell’alta Val di Blenio lo scorso mese di settembre. Allo stesso tempo, invece, si sono purtroppo registrati più decessi in alta quota di persone esperte e preparate, nella quasi totalità dei casi per fatalità. Fatti che non hanno lasciato indifferenti la Commissione Montagne sicure e la Sottocommissione tecnica estiva, che però in questi casi possono ben poco in ragione della comprovata competenza delle vittime e del tipo di fatalità vissuta. “L’imponderabile non possiamo azzerarlo – afferma il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – ma ridurlo in maniera considerevole sì: per questo motivo credo fermamente nella sensibilizzazione e nella prevenzione, con progetti in differenti ambiti, convinto del contributo che possono dare alla riduzione di episodi negativi e spesso senza rimedio”
Il progetto può avvalersi del sostegno di esperti di montagna attivi nelle principali realtà alpine del Cantone: la Sezione ticinese del Soccorso alpino svizzero, le Sezioni del Club Alpino Svizzero (CAS) e della Federazione alpinistica ticinese (FAT), le capanne Ticino e il Gruppo ricerche e constatazioni (GRC) della Polizia cantonale. Integrano le loro competenze partner nazionali come Rega e MeteoSvizzera, rispettivamente aziende attive nella prevenzione di infortuni quali Suva e Upi.
In aggiunta ai temi già conosciuti, l’attenzione quest’anno è stata estesa a due nuovi ambiti: il primo fa riferimento alla presenza del lupo nelle nostre valli con l’indicazione di alcune regole di comportamento nel caso di incontri ravvicinati suggerite dall’Ufficio della caccia e della pesca del Dipartimento del territorio, mentre il secondo pone l’attenzione sul corretto comportamento da adottare al sopraggiungere dei fulmini. In entrambi i casi l’evento è inaspettato e i tempi di reazione minimi. Tra i supporti di sensibilizzazione (cartacei, multimediali e social), si segnalano la nuova edizione dell’apprezzato libretto “Consigli per una montagna sicura” ottenibile in forma cartacea scrivendo all’indirizzo di-montagnesicure@ti.ch oppure scaricabile dal sito web www.montagnesicure.ch (rivisto nei contenuti) e la realizzazione di una serie di video sui comportamenti virtuosi per la propria sicurezza da tenere in alta quota. Il progetto è inoltre integrato nella pagina social Ticino sicuro (Instagram e Facebook), alla pari degli altri cinque progetti di prevenzione del Dipartimento.