Il fiume Aire rivitalizzato: candidato per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa
01. febbraio 2019
UFAM - Canalizzato, rinaturato, oppure entrambi? Lungo il piccolo fiume Aire, che nasce in Francia ai piedi del Mont-Salève, attraversa il «bacino di Ginevra» e sfocia infine nell’Arve sul territorio della città di Calvino, la rinaturalizzazione non ha semplicemente invertito gli effetti della precedente canalizzazione, ma ha lasciato intatte le relative opere edili come esempio dell’intervento storico-culturale dell’uomo. Il risultato illustra molto bene l’intervento di conservazione di un paesaggio culturale che soddisfa sia le esigenze di chi cerca un luogo di svago che i requisiti ecologici. Con il progetto «Revitalisation de la rivière Aire» la Svizzera partecipa per la prima volta al concorso europeo.
Con l’assegnazione di questo premio, il Consiglio d’Europa intende richiamare l’attenzione della popolazione civile sul valore dei paesaggi e sensibilizzarla al loro ruolo e ai cambiamenti che li riguardano. Il Premio per il Paesaggio viene assegnato dal 2009 ogni due anni e nell’aprile 2019 giungerà alla sua settima edizione. Tra i precedenti vincitori figurano il Parc de la Deûle a Lille (2009), la valorizzazione del paesaggio minerario e della città di Carbonia in Sardegna (2011) e la conservazione del valore ecologico della valle polacca di Szprotawa (2013).
Il progetto proposto dalla Svizzera è stato scelto da una giuria composta da rappresentanti della pratica, della ricerca e dell’amministrazione fra sei candidature che negli ultimi anni avevano ricevuto un riconoscimento importante a livello nazionale (cfr. riquadro).
Convenzione sul paesaggio del Consiglio d’Europa (Convenzione europea del paesaggio)
Gli interventi antropici e le loro conseguenze
La canalizzazione del piccolo fiume Aire della fine del XIX secolo è stata a lungo considerata un successo ingegneristico. Il corso d’acqua è stato domato lungo un tratto di cinque chilometri, il pericolo di inondazioni è stato eliminato, e quell’area ai tempi paludosa è stata trasformata in un terreno fertile coltivabile a disposizione degli agricoltori. I profondi cambiamenti che l’intervento ha significato per il paesaggio e per gli animali e le piante che un tempo vivevano lungo questo corso d’acqua tortuoso fu all’epoca relegato in secondo piano.
Nel recente passato, tuttavia, la sensibilità nei confronti della natura è cambiata: la consapevolezza che la natura può essere controllata ma solo fino a un certo punto ha portato all’esigenza di dare di nuovo più spazio ai fiumi e quindi di rafforzare i processi naturali e le interazioni della biodiversità.
Già nel 1998, vale a dire prima che, con la revisione della legge sulla protezione delle acque 2011, la Confederazione esortasse i Cantoni a rivitalizzare i loro corsi d’acqua, il Cantone di Ginevra ha avviato un programma di rinaturazione che perseguiva diversi obiettivi: offrire più spazio alle acque per garantire la protezione dei ripari contro le piene, trasformare i fiumi in spazi vitali preziosi e, al contempo, consentire alla popolazione di accedere a un’area per attività ricreative. Nel 2000 il Cantone ha indetto un bando per lo studio della rivitalizzazione dell’Aire.
Il team Superpositions, un consorzio interdisciplinare di progettisti, biologi e idrologi, ingegneri civili e ambientali, ha convinto con un progetto variegato: il paesaggio fluviale non sarebbe dovuto essere riportato allo stato naturale. Al contrario, gli autori del progetto volevano preservare le tracce che gli interventi antropici degli ultimi decenni hanno lasciato. Dal 2002 il progetto è stato attuato in tre fasi. Una quarta fase, che sarà completata entro il 2022, prevede la valorizzazione dell’Aire dal villaggio di Certoux al confine con la Francia.
Un paesaggio diversificato
Oggi, le rive rivitalizzate dell’Aire sono un’area per attività ricreative molto apprezzata e allo stesso tempo un prezioso ambiente naturale per piante e animali amanti dell’acqua. Il paesaggio non è più tagliato in due da un canale di cemento, ma si presenta sfaccettato: a seconda del livello delle acque, il piccolo fiume cerca il suo corso in un nuovo alveo e offre un habitat importante per una moltitudine di specie.
Le prestazioni del paesaggio
Il vecchio canale è stato conservato come testimonianza degli interventi di allora. Si compone di sezioni con pergolati, aree per picnic e gradini che consentono di accedere all’acqua, attraenti passeggiate per chi è alla ricerca di relax e pratici collegamenti alla rete del traffico lento. Leggendo il paesaggio come una sovrapposizione (da qui il nome dell’équipe) di diversi strati temporali, gli autori del progetto hanno creato un ibrido di natura e artificialità che rende tangibile la variegata storia del sito.
Non solo il risultato è prezioso, ma anche la procedura: il progetto è il risultato di un intenso dialogo con la popolazione locale, gli agricoltori, le organizzazioni ambientaliste e i rappresentanti del Cantone e dei Comuni. La partecipazione di diversi attori ha portato a un progetto che ha riscosso grande successo e consenso.
Armonia tra natura e gestione del paesaggio
Il progetto, che negli ultimi anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti sia in Svizzera che all’estero - ad esempio il «Premio Schulthess Garden Prize», assegnato dalla Società svizzera del patrimonio culturale nel 2012, o il premio internazionale «Landezine International Landscape Award» nel 2018 - ha ottenuto un buon risultato anche con la giuria, che ha selezionato il candidato svizzero al Premio del Paesaggio.
La motivazione: contribuisce in modo lungimirante allo sviluppo del paesaggio e convince per la sua armoniosa convivenza tra ricreazione ed ecologia. Non da ultimo, secondo il comitato, offre una risposta all’attuale domanda su come dovrebbero svilupparsi i paesaggi nel bacino idrografico di aree sempre più densamente popolate.