Boschi urbani e spazi verdi, un beneficio per tutti

03. aprile 2018

I boschi urbani e gli spazi verdi urbani contribuiscono in modo determinante a una buona qualità della vita e alla sostenibilità nelle aree urbane. Tuttavia, gli spazi urbani verdi sono sempre più esposti alle ripercussioni delle forti pressioni sugli insediamenti e delle influenze climatiche sempre più negative.

UFAM - I boschi urbani, i parchi e gli spazi verdi sono i «polmoni» verdi delle città. Le prestazioni che offrono vanno tuttavia ben oltre il paesaggio urbano verde e gli spazi di ristoro. 

Gli spazi verdi urbani sono multifunzionali

Boschi e alberi di città e altri spazi verdi come i parchi, gli arbusti e i prati, contribuiscono in modo determinante alla qualità di vita negli spazi urbani, poiché soddisfano le molteplici esigenze della popolazione. Le numerose prestazioni degli spazi verdi urbani sono dette anche servizi ecosistemici e comprendono valori ecologici, economici e culturali: gli spazi verdi urbani migliorano la qualità dell’aria, regolano la temperatura, offrono una gradevole freschezza e ombra in estate, fungono da filtro contro gli inquinanti atmosferici e immagazzinano CO2 e acqua piovana. Inoltre favoriscono la biodiversità vegetale e costituiscono spazi vitali importanti per la fauna. Gli spazi verdi sono molto importanti e apprezzati per il ristoro attivo e passivo della popolazione urbana e possono diventare un aspetto sempre più importante per la scelta di un’abitazione. 

Un altro servizio importante è l’utilizzazione del legno nei boschi urbani, la quale garantisce una gestione sostenibile del bosco e quindi il futuro sviluppo dello stesso. Ne beneficia anche la sicurezza delle persone in cerca di ristoro nel bosco. L’impiego negli edifici cittadini del legname raccolto costituisce un contributo supplementare alla sostenibilità regionale, dato che il legname da costruzione e i prodotti di legno sono costituiti da materiale sostenibile, immagazzinano a lungo termine CO2 e possono sostituire materiali a intenso consumo energetico come il cemento. Il legno è sempre più utilizzato come combustibile per l’approvvigionamento energetico degli spazi urbani e sostituisce quindi i combustibili fossili.

I viali hanno una lunga storia nel quadro della pianificazione urbana. Servono a gestire il traffico e contribuiscono, attraverso la scelta delle specie arboree, a rendere bello e più verde il paesaggio urbano. Se i viali all‘epoca avevano un carattere più signorile ed erano costituiti da una sola specie arborea che ne consentiva il riconoscimento, oggi i principi di pianificazione prevedono viali misti con una diversità arborea maggiore per aumentare la biodiversità e reagire meglio agli spazi ristretti e alla gestione delle risorse idriche. 

Equilibrio fragile

Gli spazi verdi sono esposti a numerosi fattori d’influenza dagli effetti alquanto diversificati. Finiscono ad esempio sotto pressione a causa dello spazio sempre più esiguo e dell’inquinamento eccessivo. Questo processo crea problemi soprattutto agli alberi più vecchi. L’età raggiunta dagli alberi di città è infatti inferiore a quella degli alberi nei boschi e nelle zone rurali. Questa condizione interessa in particolare gli alberi lungo le strade, danneggiati dalla immissioni di sale, dall’impermeabilizzazione del suolo e dello spazio radicale esiguo. Nei prossimi decenni la pressione sugli alberi aumenterà in seguito al cambiamento climatico caratterizzato da tempeste frequenti, forti precipitazioni e periodi di calura.

Le diverse prestazioni offerte dagli spazi verdi sono una delle componenti importanti dello sviluppo urbano sostenibile. Per salvaguardarle occorre prestare maggiore attenzione alla gestione integrata degli spazi verdi e all’equilibrio fragile. Per lo sviluppo sostenibile sono infatti importanti non solo un’economia forte ma anche la sufficiente disponibilità di spazi verdi volti a garantire una qualità di vita elevata. 

Sfide per il futuro

La crescente impermeabilizzazione del suolo nelle città mette sotto maggiore pressione le zone verdi. Occorrono pertanto nuove soluzioni creative. La pianificazione di insediamenti e di infrastrutture di trasporto, la gestione dell’acqua piovana. Per gli alberi nuovi da piantare dovrebbe essere previsto lo scavo di fosse più grandi ed essere utilizzato un substrato speciale di ghiaia e humus.

Nuovi spazi verdi possono nascere su facciate, tetti o in giardini in vaso. Anche le superfici abbandonate e i terreni non edificati contribuiscono a loro modo alla «natura selvaggia» urbana. Gli architetti e i pianificatori si lasceranno ispirare nella costruzione da un’«architettura verde», che nella fase concettuale integra piante o spazi verdi nelle costruzioni. 

I fenomeni di urban gardening, urban farming o urban forestry illustrano la volontà degli abitanti delle città a partecipare alla gestione e alla cura del loro ambiente e offrono un grande potenziale per quanto riguarda il coinvolgimento partecipativo della popolazione.  

Numerose opportunità sono offerte anche dalla pedagogia forestale in ambito scolastico ed extrascolastico. L’apprezzamento dello spazio verde urbano presuppone una conoscenza e un’esperienza già in età prematura. 

Qui potete leggere l'articolo originale dell'UFAM.

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