Appello del WWF: La Banca Nazionale deve dotarsi di una politica climatica credibile.
23. aprile 2020
Il che la rende responsabile di oltre 43 milioni di tonnellate di emissione di CO2, quasi come le emissioni dell’intera Svizzera (47 milioni). La politica della BNS influenza pesantemente anche quella dell’intera piazza finanziaria. Tra il 2016 e il 2019 il Credito Svizzero ha prestato 75 miliardi di dollari alla filiera dell’energia fossile, mentre UBS nel 2019 ha moltiplicato per 9 gli investimenti nel carbone. Il 75% delle sessanta maggiori casse pensioni svizzere non si è ancora dotata di una politica climatica, continuando a investire nelle energie fossili e a esporre i loro affiliati ai rischi finanziari generati dai cambiamenti climatici.
La BNS deve dotarsi di una politica climatica basata sulle evidenze scientifiche e compatibile con gli accordi di Parigi. La sua politica influenzerebbe in modo positivo anche le scelte di tutta la piazza finanziaria svizzera. Una politica climatica credibile della BNS sarebbe il miglior presupposto per permettere alla Svizzera di rispettare l’impegno assunto a Parigi (rimanere sotto i 2°C di aumento della temperatura globale) e di rilanciare l’economia tenendo conto dell’emergenza climatica. Da questa crisi la Terra dovrà uscire vincente, non possiamo permetterci di sbagliare.
Contatti
Francesco Maggi, responsabile WWF Svizzera italiana, 078 791 68 56, francesco.maggi @wwf. ch
Massimo Mobiglia, presidente WWF Svizzera italiana, 079 621 80 89.
Per approfondimenti consultare il rapporto ArtisansDeLaTransition della Revue durable (in francese).