Amazzonia, io e la mia scimmia

22. dicembre 2017

Un fotografo di National Geographic ha colto la speciale relazione che si instaura tra gli indigeni e i primati con cui condividono la vita

National Geographic - Charlie Hamilton James ha notato qualcosa di insolito mentre fotografava alcuni anni fa la comunità indigena di Matsigenka nell'Amazzonia peruviana. "Ogni giorno i ragazzini della comunità se ne andavano dall'accampamento per andare a fare il bagno al fiume", racconta.

"C'era una bambina, Yoina, che portava sempre con sé una scimmia cebidae. Il problema è che la scimmia odiava l'acqua e quindi se ne stava tremando sulla testa di Yoina, dando l'impressione di essere contrariata. Prima che la notassi, non avevo mai visto nessuno andarsene in giro con tanta nonchalance con una scimmia sopra la testa. Sembrava quasi che per la scimmia la testa di Yoina fosse un posto rassicurante".

Il ritratto fatto da Hamilton James a Yoina con la sua scimmia è diventato una delle sue immagini preferite. Della quale, dice: "Sono diventato un po' ossessionato dall'idea di fotografare le persone con le loro scimmie".

Da allora ha poi scoperto che la stessa cosa accade anche con altre tribù indigene che ha avuto modo di visitare nell'Amazzonia peruviana e del Brasile orientale. Le scimmie sono di specie diverse, ma la maniera con cui si fanno portare sulla testa, soprattutto da donne o ragazze, è la stessa. E ha scoperto che dietro questa abitudine c'è una storia sorpendente, che racconta così: "Tutte le persone che ho fotografato con le loro scimmie vivono nella foresta, dove le scimmie rappresentano una parte fondamentale della loro dieta.

Quando la madre viene cacciata, il suo piccolo viene preso e usato come animale di compagnia. A questo punto si instaura un legame molto forte tra il piccolo di scimmia e il suo nuovo 'genitore', solitamente una delle donne della comunità a cui viene affidato.

La scimmia va ovunque insieme alla sua nuova mamma e tende a trascorrere la maggior parte del tempo sulla sua testa. Mano a mano che crescono e diventano più indipendenti prendono confidenza anche con le altre persone, rimanendo però particolarmente legate a chi le ha "adottate" per primo. Malgrado l'inizio brutale, l'amore e il legame tra le persone e le loro scimmie rappresenta una relazione profonda tra gli indigeni dell'Amazzonia e la natura e questo è l'aspetto che ho cercato di catturare con i miei ritratti". 

 

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