Alberi e boschi per città più pulite, più fresche, più belle
25. ottobre 2016
LIFEGATE.IT - Ora la conferma arriva anche da un rapporto della Fao: le foreste urbane sono in grado di rendere le città più sicure, di aiutare a mitigare i cambiamenti climatici e migliorare la salute dei cittadini.
Lo si legge nel testo “Guidelines on Urban and Peri-urban Forestry”, presentato a Quito in Ecuador, lo scorso 16 ottobre, in occasione della conferenza Habitat III. “Gli urbanisti e gli altri decisori sono spesso inconsapevoli dei benefici economici, sociali e ambientali cruciali che le foreste urbane sono in grado di fornire, il che significa che stanno spendendo i loro fondi altrove”, ha detto Simone Borelli uno degli autori del libro. “In questa pubblicazione si mostra perché realizzare un cambiamento dal ‘grigio al verde’ sia un saggio investimento in grado di migliorare molti aspetti della vita dei cittadini”.
Più alberi e boschi, più benessere
Sembra scontato, ma spesso la gestione del verde pubblico non rientra nelle priorità delle amministrazioni pubbliche. Ciononostante le linee guida della Fao confermano che nella crescente urbanizzazione che vedrà il 70 per cento della popolazione vivere nei centri urbani entro il 2050, le foreste urbane risultano essere delle alleate fondamentali per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile.
Non solo possono limitare gli impatti di condizioni meteorologiche estreme, migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua, ridurre il consumo di energia e abbassare le temperature. La pubblicazione dimostra come le foreste siano capaci di migliorare il benessere: gli spazi verdi in città contribuiscono ad incoraggiare stili di vita più salubri e più attivi, riducono l’inquinamento dell’aria e quello acustico. “Un aumento del 10 per cento degli spazi verdi possono ritardare l’insorgenza di problemi di salute fino a 5 anni”, spiega la Fao.
Migliora anche la biodiversità
Ma le foreste urbane hanno anche la capacità di diventare dei veri e propri scrigni di biodiversità. Si stima che il 20 per cento di tutte le specie di uccelli e i 5 per cento delle piante vascolari vivano nelle città. Solo ad Amsterdam si stima ci siano 200mila alberi, che danno rifugio a 140 specie diverse di uccelli, 34 mammiferi, 60 specie di pesci e 6 tra rane e salamandre ( Unep e Iclei, 2008).
“Queste linee guida – conclude Borelli – possono contribuire ad aumentare la consapevolezza della comunità nei confronti dei contributi che gli alberi e le foreste possono fare per migliorare la qualità della vita, e del loro ruolo fondamentale nella sostenibilità globale”.