Ue, già raggiunto obiettivo 2020 per taglio CO2
22. ottobre 2015
L'Unione europea non solo ha deciso di ridurre le sue emissioni di gas serra, ma ha centrato il suo primo obiettivo e lo ha fatto in anticipo. Sarà questa una delle carte da giocare al prossimo summit Onu di Parigi, di fronte ai grandi inquinatori, Usa e Cina in testa. Le cifre arrivano dall'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), secondo cui a dare una mano a ridurre del 4% i gas serra l'anno scorso c'è stato anche un 'caldo' anomalo. Di conseguenza, tra il 1990 e il 2014, l'Ue ha ridotto le sue emissioni di gas serra del 23%, superando così il target del 20% previsto per il 2020.
"L'Europa è riuscita a tagliare le sue emissioni del 23% fra il 1990 e il 2014, mentre nello stesso periodo la sua economia è cresciuta di oltre il 46%" ha detto il commissario Ue al clima e all'energia, Miguel Arias Canete, convinto che questo sia "un segnale forte in vista della conferenza sul clima di Parigi". Non a caso l'annuncio arriva in concomitanza con i negoziati tecnici Onu sul clima in corso a Bonn, l'ultimo round prima di Parigi. Qui l'Ue intende arrivare ad un accordo vincolante a livello globale, che includa l'obiettivo a lungo termine di riduzione del 50% della CO2 per il 2050 e un meccanismo di revisione chiaro e trasparente, ogni cinque anni, per fare il punto sui progressi fatti.
Su tutti questi elementi "la bozza è ancora troppo vaga" hanno riferito fonti Ue. Inoltre gli impegni di riduzione assunti finora a livello mondiale, per Canete, "non sono sufficienti: secondo le stime porteranno il Pianeta ad un riscaldamento di almeno tre gradi", quando la 'soglia critica' da rispettare è di due gradi. Gli europei allora possono dimostrare che cambiare rotta è possibile e per tutti e tre i target fissati per il 2020, che includono anche rinnovabili ed efficienza energetica, sono "sulla rotta giusta" ha aggiunto Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'Aea. Per il quale "per centrare i nostri obiettivi per il 2030 e 2050 sono invece necessari cambiamenti fondamentali nel modo in cui produciamo e usiamo energia in Europa".
Stando all'Aea, impiegando solo le misure attuali gli europei nel 2030 arriveranno ad un taglio del 24% e aggiungendo quelle già pianificate al 25%. In media, fra 1990 e 2014, l'Unione dei 28 ha diminuito dell'1% l'anno le sue emissioni di gas serra, ma per riuscire ad arrivare al 40% di riduzione per il 2030 deve accelerare il ritmo a quota 1,4%, per poi compiere uno scatto finale dal 2030 fino al 2050 fra il 3,3% e il 4,6% l'anno. Perché a metà secolo l'obiettivo da raggiungere è sostanzioso: un taglio fra l'80% e il 95% della CO2 rispetto al 1990.