Tetti verdi: tutti i vantaggi
21. maggio 2015
L’istallazione sulla copertura degli edifici di un tetto verde per isolare naturalmente la struttura è una strategia antica che già nelle abitazioni dei Vichinghi e in quelle tradizionali dei paesi nordici era una consuetudine.
Oggi la stessa tecnologia, rivista e corretta, sta diventando uno degli elementi principali delle costruzioni sostenibili di tutto il mondo, tanto che la Francia ha approvato la proposta di legge che obbliga gli edifici di nuova costruzione a scegliere tra coperture vegetali o solari.
Le tipologie di tetto verde
I tetti verdi di dividono in estensivi, semi-estensivi ed intensivi. I primi sono quelli più simili ad un tappeto erboso naturale, che ha bisogno di una bassa manutenzione e viene innaffiato principalmente dalle precipitazioni meteoriche, in questa tipologia le radici affondano per pochi centimetri nello strato di terra ed il pacchetto della copertura (escluso lo strato portante) riesce a non superare i 10-13 cm.
Un tetto verde semi-estensivo invece è composto di vere e proprie piante, che possono essere succulente, aromatiche o altre specie di dimensioni contenute, che affondano le radici in un substrato terroso che varia tra i 15 ed i 30 cm. La manutenzione è necessaria ma non troppo frequente e servono sistemi di irrigazione automatizzati per preservare la salute e l’aspetto estetico della copertura vivente.
I tetti verdi intensivi sono i più complessi e si possono paragonare a veri e propri giardini sollevati, con percorsi pedonali, alberi ed attrezzature come panchine e tavoli. In questo caso è necessario un substrato dallo spessore consistente con un conseguente aumento delle sezioni delle strutture portanti. La manutenzione è simile a quella degli spazi pubblici tradizionali e necessita di sistemi di irrigazione, manutenzione continua e potature.
I benefici ambientali ed economici del tetto verde
Chi decide di installare un tetto verde deve affrontare delle spese che riuscirà ad ammortizzare in circa 11 anni (secondo un recente studio di Capital E sulla città di Washington) grazie ai vantaggi economici legati alla capacità di isolare naturalmente la copertura, abbassando i consumi per il riscaldamento del 23% e per il raffrescamento del 75%. Questo consistente risparmio per il condizionamento degli ambienti è dovuto al fatto che mediamente un tetto verde in estate mantiene una temperatura di 21°C inferiore rispetto ad un sistema di copertura tradizionale. Per avere un esempio tangibile di questo fenomeno basta pensare alla differenza che si prova nel toccare una superficie in piastrelle di ceramica o una erbosa, esposte al sole.
Un altro vantaggio economico sta nel fatto che la copertura verde riesce a proteggere il manto che impermeabilizza la copertura e ne rende molto meno frequente la necessità di sostituzione.
I vantaggi ambientali invece sono l’abbassamento delle temperature intorno al tetto dato che le piante per vivere sottraggono energia termica all’atmosfera. Questo significa combattere l’effetto isola di calore, la sensazione di afa e l’innalzamento delle temperature dei centri urbani. Un altro beneficio è legato alla capacità del manto verde di assorbire e drenare le acque meteoriche abbassando il carico della rete fognaria. Le piante inoltre riescono a depurare l’aria da inquinamento e polveri sottili ed un uso intensivo di queste coperture in città permette di abbassare notevolmente la concentrazione di PM. Inoltre i tetti verdi sono delle case per insetti ed uccelli che in città non trovano un riparo e questo tipo di scelta aiuta a tutelare la biodiversità e a combattere la scomparsa degli animali dai centri abitati.
Gli strati di un pacchetto di copertura verde
Partendo dall’interno per arrivare all’esterno ecco elencati gli strati di cui si compone un tetto verde:
- http://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2015/05/Green_Roof_Layersv2-e1431687938351.jpg
- Struttura portante
- Strato impermeabilizzante antiradice
- Feltro di ritenzione idrica
- Strato drenante e di areazione
- Telo filtrante
- Terriccio
- Humus
- Strato vegetativo