Pubblicato il rapporto 2021 “Qualità dell’aria in Ticino”
29. luglio 2022
al sito internet dell’Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili www.ti.ch/aria.
Pur mantenendo un’evoluzione pluriennale positiva della qualità dell’aria, con la riduzione delle emissioni derivante dal progresso tecnologico in diversi settori (traffico, settore industriale, economie domestiche), i limiti stabiliti dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt) per il diossido di azoto (NO2), l’ozono (O3) e le polveri fini (PM10) sono stati, come per gli anni passati, solo parzialmente rispettati.
Nel 2021 le maggiori emissioni di inquinanti dovute alla ripresa delle attività e al ristabilimento dei flussi di traffico dopo il lockdown sono state compensate da condizioni meteorologiche favorevoli per la qualità dell’aria, in modo particolare da una quasi totale assenza di periodi prolungati di stabilità atmosferica. Da qui i valori di NO2 sostanzialmente simili a quelli registrati nel 2020 e che vanno ad allungare una serie di primati stabiliti con notevole frequenza e regolarità durante gli ultimi anni.
Anche per quanto riguarda i livelli di O3 il 2021 è stato un anno favorevole: l’estate 2021 ha infatti presentato una temperatura media di poco superiore alla norma, condizioni meteorologiche sempre piuttosto variabili e solo poche giornate tropicali.
Infine anche le medie annue delle PM10 che si attestano sui livelli dell’anno precedente. A influire maggiormente sul bilancio annuo è stato l’eccezionale afflusso di polveri di origine sahariana verificatosi durante l'ultima decade di febbraio che, sommato all’inquinamento derivante dalle attività umane, ha portato le concentrazioni nell’aria a superare abbondantemente la soglia di allarme, con conseguente introduzione da parte del Dipartimento del territorio di misure urgenti per fronteggiare una situazione di smog acuto. Nonostante questi episodi si conferma nel contesto il trend positivo in atto da una dozzina di anni circa.