Prima cucciolata di lupi ticinese!
02. settembre 2015
Il WWF saluta l’arrivo della prima cucciolata di lupi in Ticino. Il ritorno spontaneo dei grandi predatori nelle Alpi è un fenomeno naturale e inevitabile, in atto già da decenni. Esso rappresenta un contributo indispensabile per il riequilibrio delle popolazioni di ungulati.
Il lupo è una opportunità per l’agricoltura
I lupo, come tutti i predatori, è un regolatore naturale della selvaggina. La sua presenza è una chance per agricoltura e viticoltura. Infatti l’abbandono di vaste aree alpine da parte dell’uomo, ha creato le condizioni per la crescita delle popolazioni di animali selvatici. Di conseguenza ci troviamo ora confrontati con un numero elevato di ungulati che causano danni a boschi, colture e vigneti.
Il lupo, predando gli ungulati ma soprattutto modificando il loro comportamento, contribuisce a ridurne i danni. Non è un caso se la Società forestale svizzera, in una lettera datata aprile di quest’anno, destinata alla Consigliera Federale Doris Leuthard, si è detta favorevole alla presenza del lupo, sottolineandone l’importante funzione per le foreste.
Il fucile non risolve i problemi
In Ticino sono stati fatti finora solo timidi passi per gestire il ritorno del lupo, il cui arrivo era certo già dagli anni ’90. Il Gruppo cantonale grandi predatori dovrebbe essere più attivo. Per questo motivo il WWF lancia un appello alle autorità: è necessario attuare celermente le misure necessarie per promuovere la convivenza con i grandi predatori.
Dal profilo biologico il ritorno del lupo rappresenta un arricchimento a favore della diversità biologico. Ma il WWF è ben conscio che esso può rappresentare una fonte di problemi per gli allevatori delle nostre valli. È necessario, pertanto, cercare una soluzione in grado di bilanciare gli interessi naturalistici e quelli agricoli: le greggi vanno protette meglio, come già viene fatto in altri cantoni e all’estero.
Convivere con il lupo è un dovere, le soluzioni ci sono
Recentemente anche il Papa nella sua Enciclica ha ricordato che ogni specie va protetta e preservata: “possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione”.
Il rispetto della natura e la conservazione delle specie è ormai un valore morale universalmente riconosciuto. Il WWF invita le autorità e i cittadini a cogliere questa occasione per mostrare di essere degni di tale valore.
Per maggiori informazioni o interviste:
Francesco Maggi, responsabile WWF Svizzera italiana
Qui potete scaricare il comunicato stampa in pdf.