Il progetto sul Laveggio, di uno dei membri dell'Alleanza Territorio e Biodiversità, su La Regione
02. ottobre 2014
La Confederazione lo ha scelto, con altre 32 proposte, fra le 149 iniziative che intendono promuovere gli spazi non edificati negli agglomerati. Adesso tocca al Mendrisiotto rimboccarsi le maniche per trasformare il progetto ‘Parco del Laveggio’ firmato dai ‘Cittadini per il territorio’ in realtà. In questi giorni, infatti, l’Associazione, per voce dei coordinatori Ivo Durisch e Grazia Bianchi, ha scritto ai Municipi di Mendrisio, Riva San Vitale e Stabio, alla Commissione regionale dei trasporti, all’Ente regionale per lo sviluppo e all’Ente turistico. Le autorità locali sono state invitate a designare un proprio rappresentante. Portavoce che siederà poi nel Gruppo di accompagnamento che si riunirà per la prima volta il 13 ottobre prossimo sulle rive del Ceresio. A quel punto si avranno a disposizione tre anni – da qui al 2017 –per realizzare gli obiettivi di un progetto che verrà sovvenzionato, alla pari – 70mila franchi ciascuno –, da Berna e dallo stesso Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto. Ciò che sta a cuore ai promotori è far conoscere e riscoprire il fiume e la sua presenza nella pianura della regione. Un’area oggi densamente edificata e sulla quale si è focalizzato pure il Programma d’agglomerato del distretto. L’operazione mira, in effetti, a promuovere le attività di svago e la mobilità lenta, salvaguardando al contempo il paesaggio e con esso la biodiversità che caratterizza questa zona. Ma la tutela del ‘Parco del Laveggio’ si estende altresì alle aree agricole. Ci si prefigge pure di educare la cittadinanza al rispetto e alla protezione del territorio in cui vive. Un approccio nuovo e attento all’ambiente che ci circonda che confida di poter aprire la strada anche a un diverso modo di pianificare il territorio. Tutto a vantaggio, come indica la Confederazione, di una maggiore interdisciplinarità e una migliore qualità di vita.
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