Ecoinvenzioni: la carta che nasce dalla buccia di mela
04. maggio 2015
Una nuova carta ecologica ottenuta grazie alla buccia di mela. Stiamo parlando di uno speciale tipo di cellulosa green realizzata per il packaging intelligente e non solo, che dopo il suo utilizzo potrà essere riciclata ed impiegata per nuovi usi.
La nuova carta ecologica, battezzata con il nome di 'Cartamela', è stata prodotta dall'azienda chimica bolzanese 'Frumat srl' con l'obiettivo di creare dei particolari fogli di cellulosa dagli scarti di lavorazione delle mele (bucce e torsoli) e commercializzare una nuova gamma di prodotti verdi: rotoli da cucina, carta igienica, fazzoletti da naso, quaderni, sacchetti biodegradabili e scatole d'imballaggio. Rispetto ai prodotti green realizzati con la sola cellulosa del legno, la 'Cartamela' si distingue per la sua colorazione d'avorio naturale con inserzioni che rivelano le 'tracce' del frutto, oltre ad essere interamente ecosostenibile.
La 'Cartamela' non è ovviamente l'unico successo delle 'Frumat srl': durante la fiera 'Bioenergy Italy' (organizzata lo scorso febbraio da Cremona Fiere e Legambiente), l'azienda ha anche presentato la ‘Pellemela’, una nuova eco-pelle, anch'essa ottenuta dagli scarti delle mele (circa il 30% del frutto nell'intero processo di lavorazione), da adoperare per rilegare agende ed accessori come materiale per borse, calzature e persino rivestimenti di divani.
Sia la carta che la nuova pelle ecologica dell'impresa altoatesina potrebbero presto incontrare un certo successo commerciale non solo entro i confini nazionali ma anche da parte di Paesi, come Francia, Germania, Svizzera e Austria, tradizionalmente attenti e sensibili verso questo tipo di produzione. Certamente, l'idea di localizzare questo genere di prodotti proprio in Alto Adige, che fornisce circa il 10% della produzione mondiale di mele, consentirà di riciclare al meglio gli scarti ottenuti dalla lavorazione industriale di questi frutti.