Abbattimento di lupi
07. gennaio 2016
L’abbattimento di due giovani lupi nel Calanda è stato approvato, ma ci sono risvolti legali: il WWF Svizzera presenta ricorso dinanzi ai Tribunali amministrativi dei Cantoni SG e GR con l’obiettivo di scongiurare, in futuro, ulteriori uccisioni mettendo in campo misure preventive. In particolare, occorre eliminare ogni possibile fonte di cibo. Purtroppo le basi giuridiche disponibili sono insufficienti per impedire gli ormai prossimi abbattimenti.
«Sono stati avvistati numerosi lupi nei pressi di fonti alimentari», è il commento critico di Gabor von Bethlenfalvy, esperto di grandi predatori del WWF. «I lupi, di fatto, hanno potuto contare su una disponibilità costante di cibo, cosa che in futuro va assolutamente impedita».
Prima dell’autorizzazione di abbattimento per due giovani lupi del Calanda, rilasciata a dicembre, non sono state adottate misure adeguate per monitorare le fonti di cibo presenti nel territorio di questi animali. Non si è provveduto a vietare né l’allestimento di siti di foraggiamento per la caccia (foraggiamento d’adescamento) nei pressi degli insediamenti né lo smaltimento di rifiuti di macellazione e l’eliminazione della placenta dei bovini su mucchi di letame o nei cespugli. Nel proprio ricorso, il WWF richiede l’introduzione di tali divieti in futuro. Le autorità andrebbero esortate ad assumersi maggiore responsabilità nell’ambito di una politica sui lupi concreta ed efficace. Le misure preventive di cui sopra vanno attuate senza indugio e sotto stretto controllo.
Il WWF, inoltre, ritiene che l’abbattimento autorizzato dei due lupi del Calanda sia una misura eccessivamente severa, in base alla quale il comportamento normale del lupo viene già percepito come un potenziale pericolo. Che questo provvedimento sia idoneo per «educare» il resto del branco lascia seri dubbi, poiché secondo la decisione di abbattimento gli animali possono essere uccisi anche lontano dagli insediamenti umani.
Anziché procedere all’abbattimento, i lupi «poco timorosi» andrebbero dotati di un trasmettitore: questa soluzione, poco piacevole per gli animali, rappresenta lo strumento di dissuasione migliore e garantirebbe anche una sorveglianza più efficace. Come ulteriore misura, il WWF chiede perlomeno che gli abbattimenti preventivi vengano eseguiti avvalendosi della consulenza di esperti qualificati, in modo da poter verificare sul piano scientifico se siano davvero utili per educare un branco di lupi. Questa specie, infatti, permane sotto forte tutela poiché gli effettivi in Svizzera non sono ancora ritenuti in grado di sopravvivere.
Contatto:
Susanna Petrone, responsabile della comunicazione WWF Svizzera, email: susanna.petrone, tel. 076 552 18 70 @wwf. ch