Verifica della filiera dell’amianto

03. novembre 2020

Il Dipartimento del territorio (DT) ha effettuato diversi sopralluoghi presso le imprese di smaltimento autorizzate ad accogliere rifiuti edili con materiali contenenti amianto debolmente agglomerato proveniente dai cantieri, e presso le imprese di bonifica abilitate dalla SUVA. Le verifiche eseguite nelle aziende hanno evidenziato, in parecchi casi, delle irregolarità nella corretta applicazione delle modalità di gestione, stoccaggio e smaltimento di tali rifiuti.

L’ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati (URSI) ha immediatamente intimato i dovuti correttivi, in seguito verificati in occasione di successivi accertamenti. Le migliorie e gli interventi puntuali apportati dalle imprese hanno permesso di riscontrare un netto miglioramento della situazione.

A tale proposito si ricorda che con la modifica del Regolamento della Legge edilizia cantonale (RLE, art. 9, lettera n), entrata in vigore il 1. gennaio 2014, le domande e/o le notifiche di costruzione che contemplano interventi su edifici o impianti costruiti prima del 1. gennaio 1991, devono contenere una perizia specialistica sull’eventuale presenza di amianto o altre sostanze pericolose (piombo, policlorobifenili e idrocarburi policiclici aromatici) e sulle relative modalità di separazione e smaltimento. I suddetti interventi, autorizzati con licenza edilizia municipale ed eseguiti da imprese di bonifica debitamente autorizzate dalla SUVA, hanno generato dei quantitativi crescenti di rifiuti edili contenenti amianto debolmente agglomerato (DA), classificati secondo l’Ordinanza sulle liste sul traffico di rifiuti (OTRif) quale rifiuto speciale.
La circolare no. 13 che riassume le modalità di gestione, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti contenenti amianto debolmente agglomerato (DA), codice OLTRif 17 06 05 [rs], previste in seno alla “Direttiva amianto” (CFLS 6503.i), all’ordinanza OTRif ed al regolamento di applicazione ROTRif è reperibile nel sito tematico www.ti.ch/rifiuti (sezione documenti).
La stessa è stata trasmessa a tutti gli interessati al fine di rammentare agli attori del settore le regole di base delle attività edili dello specifico ambito.

Verifiche

Nel corso del primo semestre del 2020, l’Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati (URSI) ha dato seguito alla verifica puntuale delle corrette modalità di gestione, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti contenenti amianto, a partire dalle imprese di smaltimento assoggettate all’OTRif/ROTRif e, successivamente, presso le imprese di bonifica abilitate dalla SUVA. Nella maggior parte dei casi (sette su undici), è stata ravvisata una situazione in contrasto con l’ordinamento vigente ed è stato necessario intervenire intimando il rispetto delle corrette modalità di gestione di questa tipologia di rifiuto speciale. Agendo sulle imprese di smaltimento assoggettate all’OTRif/ROTRif, l’URSI ha intimato, inoltre, alle imprese di bonifica abilitate dalla SUVA, di agire di conseguenza e nel pieno rispetto della Direttiva amianto.

ReteInfo Amianto

Si rammenta, infine, che nei primi anni 2000 è stata costituita una piattaforma di competenze, denominata ReteInfo Amianto, che si avvale delle conoscenze specifiche di esperti settoriali (salute pubblica, protezione dell’ambiente, gestione dei rifiuti, esperti di sicurezza sul posto di lavoro, ecc.) allo scopo di fornire informazioni sulla corretta gestione e sul corretto smaltimento di materiali contenenti amianto. L’obiettivo principale di ReteInfo Amianto è quello di assicurare la necessaria informazione affinché gli interventi su materiali contenenti amianto avvengano senza rischi per la salute pubblica e per l'ambiente.

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