Successo in Asia: 700 tigri in più allo stato libero
12. aprile 2016
Gli ultimissimi dati divulgati dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura IUCN e i censimenti nazionali lo confermano: la popolazione delle tigri allo stato selvatico è tornata ad aumentare. Se nel 2010 se ne contavano 3200 esemplari, oggi il loro numero è salito a 3890, con un incremento pari a circa il 20 per cento. L’aumento, che riguarda i felini presenti in India, Russia, Nepal e Bhutan, è certo riconducibile al moltiplicarsi delle iniziative di tutela, ma può essere anche dovuto all’adozione di metodi di rilevazione più precisi.
Dopo un trend calante durato decenni, per la prima volta si registra un’inversione di tendenza. «Questo ci fa davvero ben sperare, poiché dimostra che tutelare gli animali e i loro habitat è possibile se solo governi, popolazioni locali e addetti ai lavori di conservazione delle specie agiscono di comune accordo», dichiara Doris Calegari, esperta di protezione delle specie presso il WWF Svizzera.
Quella che sta per iniziare a Nuova Dehli è la terza delle conferenze governative, organizzate a partire dal 2010, in cui i 13 «Stati della tigre» hanno preso l’impegno di raddoppiare il numero di questi felini entro il 2022. «Ora occorre un piano d’azione di ampio respiro per i prossimi sei anni», dice Calegari. «Siamo riusciti ad arrestare il calo degli effettivi, ma la sopravvivenza della specie è tutt’altro che garantita. In particolare nelle regioni dell’Asia sud-orientale, i governi fanno ancora troppo poco.»
L’habitat della tigre sta scomparendo a causa della deforestazione che avanza per dare spazio alle attività industriali e agricole. Inoltre, il felino è una preda ambita dai bracconieri: le ossa, il pene, la pelle e i denti vengono utilizzati nella medicina tradizionale, mentre la pelliccia è molto richiesta come trofeo. Le statistiche pubblicate da TRAFFIC, organizzazione che si adopera per individuare e perseguire il commercio illegale di specie minacciate, attestano che tra gennaio 2000 e aprile 2014 le autorità hanno confiscato almeno 1590 esemplari di tigri vittime del bracconaggio.
Contatto:
Susanna Petrone, Responsabile della comunicazione del WWF Svizzera, susanna.petrone, 078 552 18 70 @wwf. ch