Ride Green: il progetto sostenibile
11. aprile 2016
Il progetto RIDE GREEN di RCS Sport rientra in un più ampio progetto Green che punta a far diventare la Corsa Rosa un evento ecosostenibile. Nel 2015 il WWF - Programma Europeo delle Alpi di cui fa parte il WWF Svizzera, in collaborazione con l'Università di Torino, ha realizzato uno studio sull’impatto ambientale del Giro d’Italia. E’ stato stilato un piano di azione di cinque anni, con l’obiettivo di ridurre le conseguenze sulla natura e di far diventare il Giro un’eccellenza nel panorama degli eventi internazionali. Uno dei primi passi inseriti in questo progetto riguarda proprio la gestione dei rifiuti.
L’iniziativa prevede che per tutte le 18 tappe italiane, all’interno delle aree di partenza e arrivo, verranno differenziati tutti i rifiuti prodotti (carta e cartone, plastiche, metalli, vetro e organico) cercando di ridurre così al minimo i rifiuti non recuperabili. Su questo tema verranno sensibilizzati i cittadini, gli addetti ai lavori e i media.
Il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, alla presentazione di RIDE GREEN, ha dichiarato: <<Con Expo abbiamo lanciato su scala internazionale un concept molto importante: quello degli eventi ecosostenibili. Sono felice oggi di poter continuare su questo filone presentando il lato green di uno dei più popolari eventi sportivi italiani: il Giro d’Italia. Sono convinta, così come è stato per Expo, che anche il Giro d’Italia grazie a questa svolta Green, avrà molti altri follower a livello internazionale ma si potrà fregiare di essere stato il Primo evento sportivo a dare il buon esempio>>.
Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport ha detto: <<Il tema della sostenibilità ambientale del Giro d’Italia è un argomento che ci sta a cuore, in particolare per la raccolta differenziata dei rifiuti ed i benefici che apporta ai territori che attraversiamo. Questo è uno dei progetti che rientrano nella sfera della Responsabilità Sociale che RCS Sport sta sviluppando ormai da anni con altre iniziative, come ad esempio Biciscuola. Siamo certi che, grazie all’apporto di tutti i soggetti coinvolti, questa nuova esperienza sarà un passo fondamentale per rendere il Giro sempre più ecosostenibile>>.
Gaetano Benedetto, Direttore Generale di WWF Italia, ha sottolineato come: <<Il WWF crede che ovunque sia possibile ridurre il peso ambientale delle nostre attività, se grandi eventi come il Giro d’Italia iniziano a farlo il messaggio positivo e concreto che viene dato è destinato a trasformarsi in altre azioni altrettanto concrete. Già in passato il Giro d’Italia è stato un formidabile alleato per la divulgazione di messaggi ambientali quali l’importanza delle aree naturali protette o la salvaguardia di specie simbolo quali il lupo, oggi la sfida è ancora attuale e riguarda la promozione del senso di responsabilità che tutti devono avere, esattamente come ci dicono le Nazione Unite e l’Unione Europea, esattamente come ci invita a fare Papa Francesco. >>.
L’Amministratore Delegato di E.R.I.C.A. società cooperativa che si occupa di consulenze ambientali, per la Corsa Rosa , Roberto Cavallo, ha detto: <<Gli obiettivi dichiarati sono quelli di raccogliere più differenziata possibile, avviare a riciclo i materiali raccolti e misurarne le performance. Tutto attraverso un lavoro di sensibilizzazione e comunicazione che ci permetta di far passare questo importantissimo messaggio. A lavorare sul campo ci saranno sette persone su tutto il Giro oltre 216 volontari che incontreremo lungo il percorso. Le postazioni di raccolta saranno 77 divise tra partenza e arrivo. Vorrei ringraziare inoltre tutti i partner che ci accompagneranno in questa bella sfida e che danno un contributo fondamentale per la riuscita dello stesso>>.