Rating dei paesi sul clima: nessuno in vetta e per la Svizzera c'è ancora molto da fare

17. novembre 2016

Rispetto allo scorso anno, nel rating dei paesi sul clima la Svizzera è migliorata solo in minima parte. Il motivo: l'avanzare a rilento delle energie rinnovabili e il traffico

Il rating annuale dei paesi sul clima "Climate Change Performance Index" di Germanwatch e CAN Europe pone in raffronto la quantità di CO2 pro capite emessa, l'andamento delle emissioni e le politiche dei singoli stati in ambito climatico. Oggi, a Marrakech, in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sul clima, verrà presentata l'ultima edizione di questa classifica. La Svizzera si posiziona al 14° posto, attestando quindi miglioramenti minimi (anno precedente: 15° posto). Tuttavia, il risultato sarebbe stato migliore se l'affermazione delle rinnovabili non procedesse così a rilento. Anche le emissioni dovute al traffico - in particolare quello aereo - pesano sul posizionamento della Svizzera.

Nella valutazione dell'efficienza energetica, la Svizzera beneficia del suo ruolo di forte esportatore, attribuendo così ai paesi esteri il consumo di energia nonché le emissioni di CO2 per la produzione delle merci. Relativamente positivo il trend del comparto edilizio, in cui la politica climatica può incidere più visibilmente grazie alla tassa sul CO2 e al programma degli edifici. Con l'avvento della strategia energetica 2050 e l'attuazione dei modelli di prescrizione energetica dei Cantoni, la Svizzera potrà compiere passi avanti. E la nuova legge sul CO2 della Svizzera, funzionale all'applicazione dell'accordo di Parigi sul clima e attualmente in fase di consultazione, potrebbe rappresentare un ulteriore progresso. Eppure, nel disegno di legge presentato dal Consiglio federale non vengono "né ripresi gli obiettivi climatici di Parigi, né tanto meno previste le misure necessarie al loro raggiungimento" commenta Philip Gehri, responsabile di progetto Clima ed Energia presso il WWF Svizzera.

Ai primi posti nel rating figurano Francia, Svezia e Gran Bretagna.  Dal 1990, questi ed altri paesi dell'UE hanno diminuito le proprie emissioni di CO2 in misura nettamente maggiore rispetto alla Svizzera. Al centro troviamo molti paesi emergenti, che in alcuni casi mostrano intenti ambiziosi: India e Cina stanno sviluppando le energie rinnovabili con sorprendente rapidità e il Brasile si pone obiettivi di riduzione straordinari per un Paese emergente. Il Marocco, padrone di casa della conferenza sul clima di quest'anno, si posiziona addirittura all'8° posto - quindi nettamente prima della Svizzera - grazie alle sue basse emissioni, ai programmi ambiziosi in termini di energia solare ed eolica e a solidi obiettivi di risparmio energetico.  I fanalini di coda restano, come consuetudine, paesi come il Giappone e l'Arabia Saudita, che si posizionano alla fine della classifica. I primi tre posti, ancora una volta, non vengono resi noti, poiché nessun Paese di fatto soddisfa i requisiti della conferenza di Parigi.
 
Francesco Maggi, responsabile WWF Svizzera italiana, tel. 078 791 68 56, francesco.magginoSpam@wwf.noSpamch 

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