Pericoli naturali in Svizzera: come agire per la nostra sicurezza?
26. agosto 2016
Rapporto dal Consiglio federale «Pericoli naturali in Svizzera 2016»
La Svizzera è un Paese alpino densamente popolato ed è quindi molto esposto a pericoli naturali come piene, cadute di massi e valanghe. Nelle zone minacciate da piene vivono tuttora 1,8 milioni di persone, vi sono 1,7 milioni di posti di lavoro e beni materiali per un valore pari a 840 miliardi di franchi.
In futuro, la necessità di protezione dai pericoli naturali aumenterà: il clima sempre più caldo, l’aumento della frequenza e dell’intensità delle precipitazioni, lo sviluppo continuo degli insediamenti e le infrastrutture sempre più care, meglio collegate e intensamente utilizzate. Gli effetti degli eventi naturali sono quindi sempre più marcati. Le opere di protezione esistenti quali le dighe cominciano a sentire il peso degli anni e devono essere risanate. Economia e società sono sempre più vulnerabili.
Cosa può essere fatto per garantire la protezione anche in futuro? Quali misure sono necessarie? Il rapporto sui pericoli naturali in Svizzera, approvato dal Consiglio federale il 24 agosto 2016, è incentrato proprio su queste domande. Stilato sotto la guida dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), il rapporto descrive le misure fondamentali che Confederazione, Cantoni, Comuni, scienza, ricerca e anche organizzazioni private come assicurazioni e associazioni professionali dovranno attuare per garantire una protezione efficace e a costo ridotto. Il rapporto spiega inoltre dove e come la popolazione stessa può attuare misure atte a migliorare la protezione.
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