Oms: 12 milioni di morti l'anno, colpa dell'inquinamento
16. marzo 2016
Repubblica.it - L’inquinamento è responsabile di una morte su quattro: 12,6 milioni di vittime ogni anno nel mondo. In Europa, nel 2012, l’esposizione a fattori di rischio ambientale è costata la vita a 1,4 milioni di persone. Su 133 malattie esaminate, è stato trovato un significativo nesso con l’inquinamento in 101 casi. Sono i numeri contenuti nel rapporto Preventing disease through healthy environments: a global assessment of the burden of disease from environmental risks, curato dall’Organizzazione mondiale della sanità a dieci anni di distanza dalla prima edizione.
Presente e passato. Per capire in quale direzione stiamo andando è utile un raffronto tra queste due fotografie. Dal punto di vista dei numeri la situazione è sostanzialmente stabile, con un lievissimo miglioramento (si passa dal 23,3% al 22,7%). Ma dal punto di vista del tipo di inquinamento il cambiamento è netto. Il peso delle infezioni e delle malattie infantili crolla dal 31% al 20%: la lotta per ottenere acqua e servizi sanitari sicuri ha dato risultati importanti (con la drammatica eccezione dell’Africa subsahariana).
Nuove minacce. Ma, a fronte della diminuzione dell’inquinamento delle fonti idriche, crescono altre due minacce. La prima è il “rischio moderno legato all’inquinamento dell’aria e all’uso di sostanze chimiche pericolose”: un trend particolarmente preoccupante nei paesi in fase di rapido sviluppo. Si ottiene così in 10 anni una crescita dal 17% al 22% delle malattie non trasmissibili legate all’inquinamento. Calcolando il ruolo che purtroppo è destinata ad avere la seconda minaccia in crescita, il cambiamento climatico che comporta l’aumento degli eventi meteo estremi e la maggiore esposizione a malattie come la diarrea e la malaria, si ottiene un quadro d’assieme preoccupante.
Le principali cause di morte. Ogni anno 1,7 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni e 4,9 milioni di adulti di età compresa tra i 50 ei 75 perdono la vita per cause che potrebbero essere evitate grazie a una migliore gestione dell’ambiente. Ecco nel dettaglio le principali 10 cause di morte dovute al rischio ambientale: ictus (2,5 milioni di morti ogni anno), cardiopatie ischemiche (2,3 milioni), incidenti (1,7 milioni), tumori (1,7 milioni), malattie respiratorie croniche (1,4 milioni), diarrea (846 000), infezioni delle vie respiratorie (567 000), condizioni neonatali (270 000), malaria (259 000), lesioni volontarie (ad esempio suicidi: 246 000).
Buone pratiche. "Un ambiente sano è alla base di una popolazione sana", ha commentato Flavia Bustreo, vice direttore generale dell’Oms. "Se i Paesi non intraprendono al più presto azioni mirate a ridurre l’inquinamento e a migliorare le condizioni dell’ambiente in cui si vive e si lavora, in milioni continueranno ad ammalarsi e a morire prematuramente". Il rapporto suggerisce alcune di queste azioni: la riduzione
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