OGM: il Consiglio federale vuole prorogare la moratoria e preparare la regolamentazione
29. giugno 2016
Consiglio federale - La moratoria vigente terminerà l’anno prossimo. Considerata tale scadenza, il Consiglio federale aveva posto in consultazione nel 2013 un progetto di legge e un progetto di ordinanza. La maggior parte degli interrogati si è detta contraria alle coltivazioni di OGM in Svizzera, almeno per il momento. La creazione di zone senza OGM era stata respinta in quanto non conforme al principio di causalità (cfr. il Rapporto sui risultati della consultazione allegato).
In tale contesto, nel dicembre 2015 il Consiglio federale si è pronunciato a favore della proroga della moratoria, mentre oggi ha approvato le opportune modifiche della legge sull’ingegneria genetica (LIG). Il Consiglio federale ritiene che la proroga della moratoria fino al 2021 consentirà di discutere in modo approfondito dell’utilizzo futuro degli OGM nell’agricoltura svizzera.
Modello di coesistenza impegnativo in vista del cambiamento della situazione
Lo sviluppo di varietà più idonee all’agricoltura svizzera e alle esigenze dei consumatori, rispettose delle risorse e garanti di un rendimento duraturo per i produttori potrebbe modificare l’attrattiva degli OGM per l’agricoltura. Questo è quanto si evince dal Rapporto sui costi e benefici degli OGM commissionato dal Parlamento al Consiglio federale e pubblicato oggi (cfr. allegato). Il Consiglio federale intende quindi proporre un quadro legale che consenta un’introduzione controllata di OGM nell’agricoltura garantendo al contempo una protezione elevata delle coltivazioni tradizionali e la libera scelta dei consumatori.
Creazione di «zone riservate alle coltivazioni di OGM»
Il Consiglio federale propone di autorizzare la coltivazione di OGM solo in «zone riservate alle coltivazioni di OGM». Le particelle coltivate con varietà di OGM sarebbero concentrate in zone riconosciute, soggette a un controllo rafforzato. Tali zone sarebbero definite su richiesta di agricoltori che intendono coltivare varietà di OGM su un terreno gestito in comune. Tale organizzazione permetterebbe di monitorare la separazione delle piante GM da quelle coltivate in modo tradizionale dal luogo di coltivazione lungo tutta la filiera di produzione e faciliterebbe la realizzazione di misure di coesistenza da parte dei produttori che potrebbero rifornire in comune una filiera di produzione specializzata e separata.
Il contenuto dell’ordinanza sarà definito in un secondo tempo.
Qui potete leggere il comunicato stampa originale sul sito della Confederazione.