"Le mongagne bruciano" parte il controfuoco per salvare le Alpi
07. agosto 2020
Di Sal Feo, Tio
Mentre in questi giorni andiamo a cercare refrigerio tra le montagne, le Alpi sono sempre più in pericolo. È questo il grido d'allarme lanciato dall'Iniziativa delle Alpi che per l'occasione ha aperto il controfuoco con l'evento "Le montagne bruciano". Obiettivo: sensibilizzare sul riscaldamento climatico nella regione alpina, evitare il trasporto di merci inutile, trasferire le merci dalla strada alla ferrovia. Questo perché - viene spiegato in un comunicato stampa - «bisogna fermare lo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost e le frane e gli scoscendimenti che ne conseguono».
In concreto di cosa si tratta? Questo sabato l’Iniziativa delle Alpi accenderà il suo "falò delle Alpi" in innumerevoli posti in tutta la Svizzera. Per via della situazione dovuta alla pandemia e alla siccità, era necessaria una soluzione creativa. Perciò il suo "falò delle Alpi" è stato ridimensionato e scomposto in molti piccoli fuochi. Molte sostenitrici e molti sostenitori hanno acceso dei fuochi propri. «Le montagne bruciano»: questa scritta incisa è stata fotografata e condivisa come messaggio infuocato. L’Iniziativa delle Alpi ha poi riunito in un grande falò digitale le innumerevoli scritte infuocate ricevute dai suoi membri della Svizzera tedesca, della Svizzera italiana e della Romandia. L’8 di agosto, tramite i propri canali di media sociali e quelli dei partecipanti, il segnale d’allerta sarà poi stato trasmesso al mondo migliaia di volte.
La scritta infuocata diffusa via Instagram e altri canali intende denunciare la mancanza di coraggio in tutto il mondo come anche in Svizzera e a livello locale nell’affrontare il tema.