Le maggiori associazioni ambientaliste raccomandano il No al FOSTRA
31. gennaio 2017
L’infrastruttura che costruiamo oggi sarà decisiva per la nostra mobilità fra 20 anni. O, in altre parole: chi oggi semina nuove autostrade, in futuro raccoglierà ancora più traffico stradale. Così gli ingorghi non si accorciano, al massimo si allargano. L’esperienza mostra che le nuove strade si riempiono ben presto di nuovo traffico.
Il traffico è responsabile del 40% circa delle emissioni di CO2 in Svizzera. Per rispettare gli obiettivi climatici dell’accordo di Parigi, le emissioni di CO2 devono diminuire massicciamente – con un’offensiva stradale, in conseguenza del FOSTRA, questo obiettivo diventa un’illusione. Inoltre, la spinta verso le costruzioni stradali del FOSTRA porterebbe alla perdita di ulteriori terreni coltivabili. Già oggi un terzo delle aree costruite in Svizzera è coperto da strade.
Gli ingorghi in Svizzera sono come un’illusione ottica
Bisogna utilizzare più efficientemente le infrastrutture esistenti. Oggi le nostre strade sono, di fatto, piene d’auto, ma non di persone, poiché l’occupazione media delle vetture è di solo 1.6 occupanti, nel traffico dei pendolari è persino solo di 1.1 occupanti per veicolo. Ciò dà l’impressione che le strade siano sovraccariche – sebbene siano solo relativamente poche le persone che si spostano. 3 fino 4 posti per auto sono sempre liberi. Non deve per forza essere così: con il “Carpooling” digitale si può assicurare una migliore occupazione dei veicoli. L’interconnessione digitale offre grandi possibilità per migliorare significativamente in futuro l’occupazione media delle automobili. La Confederazione dovrebbe investire in queste tecnologie, invece di proporre soluzioni del passato per i problemi di domani.
Per informazioni: Caroline Beglinger, Condirettrice ATA e membro della Conferenza direttiva dell’Alleanza-Ambiente, +41 79 310 11 86