La frammentazione del territorio mette a rischio la biodiversità
30. agosto 2018
Dove un tempo crescevano le siepi, ora spuntano le stalle. Si costruiscono strade dove, fino a poco tempo fa, si estendevano i filari degli alberi da frutto. Gli edifici agricoli inutilizzati sono riconvertiti a scopo residenziale o commerciale o vengono costruite nuove case, il tutto al di fuori delle zone edificabili. Questi sono gli effetti della politica agricola e di insediamento. Il risultato: un paesaggio frammentato e un’elevata perdita di biodiversità, perché i preziosi habitat naturali di innumerevoli specie animali e vegetali vengono interrotti e distrutti.
Nel 2010 le sole superfici per il traffico hanno causato danni alla natura per circa 900 milioni di franchi. Da allora l’ampliamento delle strade è proseguito in modo incontrollato, fino a raggiungere nel 2015 i 1.174 milioni di franchi. Questi calcoli non comprendono ancora i danni causati dalla crescente fabbricazione al di fuori delle zone edificabili, e non si intravede un’inversione di tendenza.
“Sempre più animali e piante scompaiono perché la pianificazione del territorio è inadeguata e i Cantoni la attuano con lassismo”, avverte Thomas Wirth, esperto di biodiversità del WWF Svizzera. Con gli habitat distrutti, innumerevoli specie autoctone come l’ape selvatica, la donnola o l’orecchione bruno scompaiono. Si tratta anche di specie che combattono i parassiti, impollinano le piante o hanno altre importanti funzioni nell’ecosistema. In assenza di disinfestanti naturali, è necessario un maggiore uso di pesticidi in particolare per uso fitosanitario, mettendo nuovamente repentaglio la biodiversità, la qualità delle acque e dell’acqua potabile. I controllori naturali dei parassiti sono estremamente importanti per una produzione alimentare sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Appello ai politici
A livello politico, nel prossimo futuro spetteranno importanti decisioni per arrestare e invertire la rotta di questi sviluppi negativi: la revisione della legge sulla pianificazione del territorio nel settore delle costruzioni fuori dalle zone edificabili e l’ulteriore sviluppo della politica agricola fino alla PA22+. Anche il piano d’azione per la biodiversità deve essere attuato con la massima decisione e tempestività. Si tratta in particolare di assicurare fondi sufficienti per le aree protette, dell’eliminazione degli incentivi dannosi e della creazione di una rete funzionante di habitat naturali e biologici e di corridoi per la biodiversità (una cosiddetta infrastruttura ecologica).
“Il Parlamento deve ora creare condizioni quadro favorevoli per fermare l’espansione urbana e la distruzione del paesaggio. Solo in questo modo il paesaggio potrà svolgere in modo duraturo le sue importanti funzioni di territorio come luogo destinato ad attività ricreative, habitat per animali e piante e zona di produzione agricola”, sottolinea Thomas Wirth.
Il WWF Svizzera indica misure concrete:
- Creare aree più vaste, qualitativamente migliori e ben collegate per la biodiversità
- Demolizione come norma anziché conversione di fabbricati agricoli inutilizzati
- Pianificazione regionale per l’ulteriore sviluppo delle aziende agricole
- Nel quadro della revisione della legge sulla pianificazione del territorio con la nuova strategia pianificatoria e compensatoria, tutte le eccezioni esistenti devono essere soppresse garantendo anche un indennizzo significativo per gli edifici e gli impianti di nuova costruzione.
- Una migliore pianificazione dello sviluppo regionale di foreste e zone agricole e più moderazione nella costruzione di strade
Download: Studio (in francese)
Contatto: Susanna Petrone, Responsabile della comunicazione WWF Svizzera, Tel: 076 552 18 70, email: susanna.petrone @wwf. ch