Il tesoro dell'Amazzonia: scoperte 381 nuove specie

23. ottobre 2017

Nella foresta amazzonica brasiliana, in media ogni due giorni viene scoperta una nuova specie animale o vegetale, che va così ad arricchire l'enciclopedia delle specie.

WWF Svizzera - Sebbene la regione amazzonica sia uno dei territori con la più grande biodiversità al mondo, è nota solo una piccolissima parte del suo patrimonio animale e vegetale. I ricercatori scoprono in continuazione nuove specie, molte delle quali in aree protette. Come rivelato da un rapporto del WWF Brasile nell'autunno 2017, nel 2014 e nel 2015 sono state scoperte 381 nuove specie, di cui 216 piante, 93 pesci, 32 anfibi, 19 rettili, 20 mammiferi e un uccello. «Abbiamo ancora molto da imparare sull'Amazzonia», afferma Ricardo Mello, responsabile del team di ricerca del WWF in Brasile. La foresta pluviale cela ancora molti segreti e la biodiversità rappresenta un grande tesoro per questa regione. 

 

L'ottava specie di delfino di fiume

Finora in tutto il mondo erano note sette specie di delfino di fiume, che vivono nel Mekong e nell'Amazzonia. Nel 2014, nel bacino del Rio delle Amazzoni, è stata scoperta una nuova specie, il delfino dell'Araguaia. I ricercatori suppongono che la sua area di diffusione sia circoscritta a un piccolissimo tratto di fiume, in quanto finora è stata avvistato solo nel bacino idrografico del fiume Araguaia. Si stima inoltre che ne esistano solo circa 1000 esemplari. I delfini di fiume svolgono un ruolo importante nella cultura dell'Amazzonia: miti e leggende avvolgono questi animali, che spesso si avvicinano senza paura alle barche dei pescatori. 

 

Un arrampicatore stanziale

Di norma il WWF lascia agli scienziati il compito di scoprire nuove specie, ma talvolta può succedere che sia l'organizzazione stessa a rilevarne l'esistenza durante una delle sue spedizioni, come accadde ad esempio in Brasile con una nuova specie di callicebo, la «scimmia dalla coda di fuoco», conosciuta con il nome di «Milton’s Titi». Si tratta di una piccola specie di primate scoperta nel 2014, della sottofamiglia dei callicebi, che si caratterizza per la sua lunghissima coda rossiccia. Secondo le ultime ricerche, l'habitat di queste scimmie non sembra essere particolarmente esteso, in quanto è circoscritto da due fiumi che si incontrano formando il vertice di un triangolo. A sud l'area è delimitata dal cosiddetto Cerrado, la savana dell'America del Sud – un territorio inadatto a una specie di scimmia proveniente dalla foresta pluviale. Siccome le scimmie nel corso del tempo non sono mai veramente riuscite ad attraversare i fiumi, il loro habitat è di piccolissime dimensioni. Un esempio tipico nella foresta amazzonica: gli habitat delle singole specie sono talvolta limitati a un'area ristretta, e questo le rende ancora più sensibili a cambiamenti e azioni di disturbo.

Nuovi animali e piante vengono scoperti non solo in zone isolate, ma anche in regioni già sottoposte a intense attività di ricerca. Questo testimonia l'enorme biodiversità del bacino del Rio delle Amazzoni. A seconda dell'ora del giorno, del periodo dell'anno, delle condizioni atmosferiche e di altri fattori variabili, risulta facile o particolarmente difficile osservare diverse specie in una determinata zona. Gli scienziati alla ricerca di nuove specie devono quindi essere al posto giusto al momento giusto, e spesso avere molta pazienza.

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