Il 1° agosto e l’ambiente
27. luglio 2020
Comunicato dell'Ufficio Federale dell'Ambiente
L’impatto dei fuochi d’artificio sull’aria
Secondo l’Ufficio federale di polizia (fedpol), in Svizzera si sparano ogni anno circa 1700 tonnellate di fuochi d’artificio (media degli anni 2010-2019). Oltre all’imballaggio in legno, cartone, materie plastiche o argilla, tale quantità comprende anche un 25% di materiale pirotecnico, la cui combustione genera circa 300 tonnellate di polveri fini che inquinano l’aria, pari a circa il 2% delle immissioni annuali di polveri fini in Svizzera.
Il materiale pirotecnico contiene anche composti metallici che producono i colori desiderati che, dopo la combustione, finiscono anche nel suolo e nelle acque. Il loro impatto è comunque esiguo.
Problemi respiratori per le persone sensibili
A breve termine, l’accensione di fuochi d’artificio genera localmente grandi quantità di fumo e, quindi, di polveri fini. Soprattutto in assenza di vento, ciò può causare problemi respiratori e tosse nelle persone sensibili. Chi soffre di affezioni alle vie respiratorie e di malattie cardiovascolari dovrebbe pertanto rimanerne a debita distanza. I fuochi d’artificio pubblici del 1° agosto sono meno problematici, data la loro breve durata e la dispersione in altitudine del fumo, lontano dalla folla. Le emissioni dei piccoli fuochi d’artificio privati hanno invece effetti più immediati e di più lunga durata sulle persone.
Pericolo per l’uomo e stress per gli animali
Se i fuochi d’artificio vengono accesi vicino alle persone, il loro elevato livello di rumore può provocare danni irreversibili all’udito. È quindi importante rispettare la distanza minima di sicurezza indicata sugli imballaggi. Il rumore disturba notevolmente anche agli animali. Si consiglia perciò un uso moderato dei fuochi d’artificio e di accenderli soltanto il 1° agosto.
I rifiuti non vanno bruciati nei falò
L’incenerimento nei falò del 1° agosto di rifiuti di plastica, legno trattato chimicamente, legno da demolizione o rifiuti edili libera nell’aria sostanze velenose (ad es. diossine). Negli ultimi anni la situazione è notevolmente migliorata. Le cataste composte da legno secco non trattato proveniente dal bosco o da segherie come pure residui di legno essiccati possono essere utilizzate per i falò del 1° agosto. Dato l’attuale pericolo di incendi boschivi, occorre assolutamente seguire le istruzioni emanate dalle autorità cantonali e locali.
Pericolo d’incendi boschivi: situazione
In caso di pericolo di incendio di boschi, Cantoni e Comuni possono anche limitare l’accensione di fuochi d’artificio. Queste istruzioni emanate dalle autorità locali devono essere assolutamente rispettate. Chiunque accende fuochi nel bosco o, in generale, all’aperto deve sempre agire con la massima prudenza, anche se il pericolo di incendio di boschi è debole o moderato. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) fornisce una panoramica aggiornata sui pericoli di incendio di boschi e sulle misure decretate dai Cantoni.