Elettricità dalle lacrime: nuovi scenari in campo biomedico
05. ottobre 2017
focustech.it - Un team di scienziati irlandesi ha scoperto un modo di produrre elettricità dalle lacrime. I ricercatori del Bernal Institute dell’Università di Limerick riescono a genere corrente applicando pressione sulla proteina di lisozima che può essere trovata nelle lacrime.
Questo processo, conosciuto come piezoelettricità, viene utilizzato per convertire energia meccanica in energia elettrica e viceversa. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Stando a quanto afferma Aimee Stapleton, principale autore dello studio, tramite questo procedimento è possibile ottenere dosi “significative” di energie elettrica. La piezoelettricità può rappresentare una fonte alternativa rispetto alle fonti tradizionali, la maggior parte delle quali contempla l’utilizzo di elementi tossici.
Un nuovo approccio, come suggerisce il ricercatore Tofal Syed, il team ha utilizzato per la prima volta i cristalli di lisozima per fornire una prova della presenza della piezoelettricità. I risultati della ricerca sono stati pubblicati la scorsa settimana su Applied Physics Letters, una scoperta che può rivelarsi di grande rilevanza.
Le lacrime (o la saliva, utilizzata a New York per creare una batteria rivoluzionaria) presentano caratteristiche adeguate per aprire nuovi scenari in ambito biomedico. Una sostanza, per essere considerata piezoelettrica, deve avere una struttura cristallina, ciòè molto regolare, come ad esempio il quarzo. La lisozima, che a differenza del quarzo è materia biologica, potrebbe in futuro fornire energia a dispositivi medici impiantabili.