Doris Leuthard e la Strategia energetica 2050
08. maggio 2017
Cooperazione - La disponibilità delle energie fossili come il petrolio è destinata a esaurirsi. Come riuscire in futuro a coprire il fabbisogno energetico? Con la sua Strategia energetica 2050, il Consiglio federale intende assicurare l’approvvigionamento della Svizzera.
La legge sull’energia dovrà ridurre i consumi energetici. Dovremo in futuro fare delle rinunce?
No, possiamo ridurre i consumi energetici senza privarci di nulla. Con la legge sull’energia ci riallacciamo a una formula consolidata di incentivi finanziari e di prescrizioni tecniche: dal 2000 il consumo energetico pro capite è diminuito del 14,5%, nonostante la crescita economica e demografica.
Dove si può recuperare in efficienza energetica?
Sugli immobili più datati c’è un alto potenziale di risparmio. Perciò vogliamo proseguire il Programma Edifici, la cui naturale scadenza è il 2019. E per le imprese sono previsti incentivi finanziari per la sostituzione di impianti inefficienti. La legge sull’energia stanzierà più fondi in tal senso.
Energia idroelettrica a parte, le rinnovabili non sono mai state molto importanti per noi. Cosa cambierà in futuro?
L’energia idroelettrica è per noi un grosso asso nella manica. In misura minore, anche altre fonti rinnovabili come l’energia solare, quella ricavata dal legno, dalla biomassa, l’eolica e la geotermia concorrono all’approvvigionamento energetico. Oggi queste fonti stanno guadagnando terreno: sono più di 40.000 i progetti in lista d’attesa. Energie rinnovabili indigene significano investimenti e posti di lavoro in Svizzera e minore dipendenza dall’estero. Oggi copriamo ancora il 75% del nostro fabbisogno energetico importando energia da fuori.
Innovazione, investimenti e posti di lavoro: dove sono le migliori opportunità nel settore delle rinnovabili?
Da un lato nell’edilizia, che trarrà benefici dai risanamenti energetici. Gli edifici nuovi avranno sistemi di gestione e stoccaggio dell’energia spesso sviluppati da aziende svizzere. Come la plurifamiliare autosufficiente sul piano energetico inaugurata a Brütten (ZH) e dotata anche di tecnologie dall’ABB. Anche i pannelli solari in tinta con la facciata sono svizzeri. Negli ultimi anni il settore delle tecnologie pulite ha registrato una crescita più intensa rispetto all’economia nel suo complesso.
Sulle pale eoliche, spesso di dubbio gusto estetico, non c’è il rischio che invadano anche il nostro paesaggio?
No, non tutte le regioni sono adatte a ospitarli e devono prima ottenere il consenso della popolazione, inizialmente a livello comunale e cantonale. In questo modo possiamo trovare assieme soluzioni pratiche.
La sua auto di servizio è una Tesla con propulsore elettrico. Più auto elettriche vorrà dire importare anche più corrente?
No, secondo le stime, nel 2050 il 40% circa del parco auto in circolazione sarà elettrico e consumerà da 4 a 5 TWh all’ora di corrente, quindi dal 6 all’8% dell’odierno consumo complessivo. Il fabbisogno supplementare potrà essere coperto da soluzioni di stoccaggio, risparmi in altri settori, maggiore efficienza e un’ulteriore produzione di corrente da energie rinnovabili. Ma già oggi conviene fare il pieno alla propria auto elettrica con corrente proveniente dal tetto di casa.
Corrente e altre energie diventeranno più care per le economie domestiche private?
No. Le catastrofiche previsioni dei detrattori sono immotivate. È sicuro però che, con la legge sull’energia, il supplemento rete per la promozione della produzione di elettricità da energie rinnovabili passerà da 1,5 a 2,3 ct./kWh. Per una famiglia di quattro componenti, questo equivale a un rincaro medio di fr. 40 l’anno. Tuttavia, il risparmio energetico e l’efficienza potranno contenere i costi della bolletta. In più, la promozione sarà temporanea e applicata solo per alcuni anni, un evidente passo avanti rispetto alla regolamentazione oggi in vigore.
All’apertura della centrale di distribuzione di Schafisheim ha fatto gli elogi per l’impegno di Coop nell’efficienza energetica e la riduzione della CO2. Quanto importanti sono le misure dell’economia?
Moltissimo! La libera volontà si fonda sulla convinzione che valga la pena attuare le misure: la bolletta della corrente si abbassa e per il combustibile o il riscaldamento degli ambienti si paga meno. Con la Vision-CO2, Coop può ritenersi sulla buona strada. Esempi di questo tipo dimostrano che si può preservare l’ambiente e garantire l’approvvigionamento energetico in futuro. Sicura, pulita, svizzera: sono gli attributi della nostra politica energetica.
Non crede che la nostra legge sull’energia sia una goccia nell’oceano se paragonata al consumo energetico di colossi come USA o Cina?
Nell’Accordo sul clima di Parigi, più di 190 Stati si sono impegnati a ridurre i loro consumi di energie fossili e le emissioni di CO2. La Svizzera ha fatto molto ma non può abbassare la guardia. Oggi, però, gli USA non sono un modello da seguire. Ma la Cina sta facendo molto, spinta anche dal fatto che la qualità della sua aria è irrespirabile. Il coinvolgimento di Paesi come la Cina negli accordi climatici internazionali è da considerarsi un successo.
Qui potete leggere l'articolo originale di Cooperazione.