WWF Svizzera - Le Isole Fiji risentono già adesso dei cambiamenti climatici e questo dovrebbe favorire ulteriormente il loro impegno durante la presidenza della COP 23. Fra le molte tematiche che verranno trattate, quest’anno sarà necessario discutere dei seguenti tre punti fondamentali - sui quali, possibilmente, si spera vengano fatti progressi:
 
• Cose da fare entro il 2020: l’accordo di Parigi sul clima entrerà in vigore solo nel 2020. Affinché il mondo non rischi di intervenire in ritardo - rendendo difficili gli obiettivi da raggiungere per frenare i cambiamenti climatici - ci vorrà sin da subito più impegno da parte di tutti i Paesi (inclusa la Svizzera), così come da altri attori come aziende, città, associazioni e ONG.
 
• Attuazione dell'accordo di Parigi: la COP 23 deve concretizzare le regole che consentiranno l’attuazione dell’accordo di Parigi: un passo essenziale per la Svizzera, un Paese che si distingue per la sua volontà di adempiere alle proprie responsabilità in tema di protezione del clima attraverso misure applicate all'estero anziché al proprio interno. Questi criteri verranno elaborati a Bonn.
 
• Un processo chiaro per ambizioni più grandi (dialogo Talanoa): l'accordo di Parigi prevede un sistema che motivi i Paesi a puntare ad ambizioni più alte. Ed è estremamente necessario: se i Paesi si atterranno alle loro promesse, il riscaldamento climatico raggiungerà i livelli catastrofici di +3 o +4 gradi. Per aderire agli obiettivi di Parigi, anche la Svizzera dovrà almeno raddoppiare le proprie ambizioni.