Capanne alpine, come comportarsi in tempi di Covid-19
01. luglio 2020
Di Davide Milo, Tio
Grazie alle sue straordinarie ricchezze naturali e ai paesaggi suggestivi, la montagna in Ticino è da sempre meta prediletta di giovani e adulti (residenti e turisti) in ogni periodo dell’anno.
E non c'è nulla di più comodo di una capanna alpina, per riposarsi dopo una bella escursione. Ma, attenzione, in tempi di Covid, anche nelle capanne non custodite occorre rispettare delle regole, seppur semplici.
«Si conta molto sulla responsabilità e sul buon senso di ogni singolo escursionista», spiega Claudia Mazzucchelli, responsabile di una capanna non custodita, in un video promosso dalla campagna "Montagne sicure".
Cosa bisogna fare? «Dovremo modificare le nostre abitudine anche nelle capanne alpine non custodite», spiega Mazzucchelli. Le regole sono molto semplici: igiene delle mani, distanze sociali e pulizia del refettorio e dei servizi.
Inoltre, per chi volesse pernottare, è necessaria la prenotazione sul sito internet della capanna oppure direttamente dal responsabile. Inoltre occorre portare con sé un sacco lenzuolo, la federa del cuscino e un asciugamano. «Tutti i rifugi sono provvisti di un registro sul quale bisogna annotarsi anche per le singole escursioni di giornata», aggiunge la responsabile. «Con un piccolo sforzo da parte di tutti e un comportamento attento e rispettoso la natura e la montagna saranno ancora più belle di prima».
La campagna di prevenzione “Montagne sicure” ha lo scopo di sensibilizzare coloro che, indipendentemente dalla stagione, trascorrono il loro tempo libero o praticano delle attività in montagna.
Dietro il richiamo di questi splendidi luoghi, infatti, possono celarsi pericoli, che a volte portano a risvolti anche gravi.